Helen Joanna Cox, 41 anni, coniugata e madre di due bambini, deputata laburista impegnata contro la Brexit e per i diritti dei migranti è stata uccisa nel suo collegio nel nord dell’Inghilterra mentre si stava dirigendo all’appuntamento settimanale con i suoi elettori, dove stava soprattutto ad ascoltare quelle che erano le voci della base, espressione dei bisogni e delle istanze del paese reale. Nonostante avesse informato la polizia delle ripetute minacce ricevute, girava da sola per i comizi che si stanno tenendo in Gran Bretagna, a favore del mantenimento del suo Paese nella UE. Attivissima a favore delle donne presiedeva il “women’s Network” del Laboury Party ed era senior advisor dell’organizzazione antischiavitù “Freedom Fund”. Spendendosi per le politiche dell’accoglienza, in difesa dei profughi siriani, era stata dirigente dell’associazione non governativa Oxfam e per Save the children e, nonostante fosse solo da un anno in parlamento, era considerata una candidata a Downing Street. Da “ La Repubblica” di venerdi 17 giugno cito “ ..A Leeds tutti la conoscevano. La chiamavano “la ragazza dei diritti umani”. Prima della classe a scuola, laurea a Cambridge, un lungo servizio nelle organizzazioni umanitarie, una passione condivisa con il marito Brendan…… e mentre tanti deputati prendono una casa di rappresentanza, Jo quando è entrata in parlamento ha preferito una chiatta , ormeggiata in un canale che sfocia nel Tamigi, nei pressi di Tower Bridge”. I media ci raccontano di una giovane donna disinteressata al vantaggio personale, coraggiosa e nobile che lottava per un mondo migliore, un mondo senza odio. Ora la sua bella esistenza, il suo grande impegno politico e sociale sono stati brutalmente troncati da un assassino xenofobo e razzista, che ha riempito il vuoto della sua spregevole vita con un odio velenoso e criminale. Addio Jo Cox, non sapevo della tua esistenza prima che la notizia del tuo cruento assassinio facesse il giro del mondo. Ora che un fanatico bianco, “suprematista” come si fanno chiamare quelli che predicano e agiscono in nome del delirio della supremazia della razza bianca, ti ha massacrata a colpi d’arma da fuoco , di pugnalate e, mentre eri a terra agonizzante, con odio insaziabile ti ha anche presa a calci, non posso che sentire un grande sconforto, come donna e come cittadina europea, per la tua terribile morte e per quella che sento come una rapina ai danni del mondo e del tuo futuro. Mi resta una domanda cui spero presto venga data risposta . Perché non l’hanno protetta, visto che era così esposta? Perché pur avendo informato la polizia delle varie minacce che le erano state fatte, non si è deciso tempestivamente di affidarti una scorta? Saperlo non la riporterà in vita, ma forse aiuterà altre donne coraggiose a restare vive.
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