Accompagnare la longevità. Buone pratiche educative e formative per l’invecchiamento attivo.
Questo è il titolo dell’importante convegno nazionale, organizzato dall’Università di Firenze e dal Ministero dell’Università e della Ricerca, per la presentazione di un programma di ricerca del Dipartimento Age-It LEAA e finanziato dall’Unione Europea, che si terrà il 26 e 27 settembre presso il Rettorato dell’ateneo fiorentino. A capo di un’ importante rete di università italiane, AGE_IT LEAA, che si occupa di progetti educativi e formativi indirizzati ad adulti in ogni fase della loro vita, ha individuato nell’attività proposta dal CPIA Udine- Sede di Gemona del Friuli al Premio Paola Schiratti, un modello di attività formativa intergenerazionale, oltre che interculturale, da valorizzare e diffondere.
Il Premio “Le donne e la vita quotidiana: indagine di storia di genere nel territorio in cui abito”, giunto alla quarta edizione e promosso dall’Associazione Le Donne resistenti di Udine, oltre a promuovere la storia di genere nelle scuole di ogni ordine e grado della provincia di Udine, da quest’anno ha aperto una sezione dedicata alle classi dei corsi scolastici e formativi per adulti.
In questa sezione, le classi vincitrici sono state la 1A GEM e 1AS GEM del CPIA Udine, sede associata di Gemona del Friuli, con il progetto
“Vorrei lavorare, ma…“, coordinato dalla prof.ssa Veronica Bortolussi. Si tratta di una raccolta di video interviste, 12 in tutto, impostate da allieve e allievi non italofoni a compagne di classe e a donne italiane, attive in diversi ambiti e di diverse età. Tutto ciò permette a studenti e studentesse di diversa provenienza di entrare in contatto con le persone del territorio, di cui viene ricostruita la storia attraverso testimonianze dirette. Nel contempo permette alle donne locali di diversa età- ma anche ad alcune immigrate- di entrare in contatto attraverso il racconto con le giovani generazioni in ingresso nel territorio e a valorizzarne la storia. Nella motivazione con cui la Giuria del Premio ha selezionato questo lavoro si legge: “Le video interviste sono state impostate in maniera molto interessante e fanno emergere con chiarezza le differenze di impostazione culturale delle persone di origine diversa. Oltre a valorizzare la storia e l’ambito culturale di provenienza dell’intervistata, sono utili anche ad inquadrare la posizione di chi intervista attraverso il linguaggio verbale e non verbale. In tutto ciò emergono percorsi di emancipazione in atto, ma anche stereotipi diversi in base alla cultura di provenienza. Si apprezza la capacità di attivare un percorso interculturale vivo e attivo, che offre un’immagine reale del territorio, offrendo modelli di inclusione attraverso le testimonianze delle donne locali.”
E proprio questi aspetti, oltre al dialogo intergenerazionale, verranno presentati al convegno in oggetto, nell’ambito del Laboratorio n. 2 Per una cittadinanza attiva dalla Dirigente Scolastica del CPIA di Udine, prof.ssa Flavia Virgilio, e dalla vicepresidente dell’Associazione Le Donne resistenti, Alessandra Ksenija Jelen, dalla cui sinergia è nata questa proposta di educazione inclusiva e proattiva.
click qui per il programma completo del convegno
qui sotto alcune fasi della presentazione del lavoro del CPIA di Gemona del Friuli al convegno
inserisci un commento