La gente dice:” la vita continua” e magari ha ragione. E’ possibile che non si possa vivere nella continua consapevolezza di cinquanta milioni di morti della Seconda Guerra Mondiale a meno di non impazzire. E tuttavia ci sono momenti in cui trovo altrettanto folle che solo pochi decenni dopo si possa fare come se quella montagna di cadaveri non ci fosse stata”. Queste parole di Simon Wiesenthal esprimono molto bene il significato del Giorno della memoria , proclamato ufficialmente dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 1 novembre 2005, in occasione dei 60 anni dalla liberazione dei campi di concentramento.

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