Ulteriore conferma di un bellissimo progetto
Con grande piacere, da parte di chi ha avuto la fortuna di collaborare con lei in tanti anni di impegno professionale e sociale, accogliamo la conferma nel tempo e nello spazio della bontà dei progetti ideati dalla nostra indimenticabile Paola. In particolare questo “Women in music” finalizzato alla promozione e alla valorizzazione dei talenti femminili presenti nella nostra regione.

Già presentato ad Udine con grande successo per la serata di chiusura della rassegna di Calendidonna 2016 , viene ora proposto a Ronchi dei Legionari il 28 novembre p.v. alle ore 20.45, all’auditorium comunale.
Sappiamo che mai come oggi la sfida dell’umanità si gioca attorno alla differenza femminile: dalla fisicità  del corpo delle donne alla loro condizione complessivamente oppressiva nel mondo del lavoro, della politica, della cultura e in particolare dell’arte. In occidente, e in Italia in particolare, nonostante gli innegabili progressi fatti nella seconda metà del secolo scorso, c’è ancora una grande battaglia di civiltà da combattere. Contro il femminicidio, contro la violenza, contro la discriminazione c’è bisogno di un cambiamento culturale sia nel modo di pensare e di agire degli uomini ma anche in quello delle donne, ancora troppo pieno di stereotipi e pregiudizi.
In tal senso va accolto con piacere il concerto di artiste tutto al femminile che sfida un mondo tradizionalmente declinato al maschile.  Queste ragazze non  sanno solo cantare , ma cantano canzoni di cui hanno composto parole e musica; suonano con una espressività e una competenza tecnica di livello altamente professionale.
Perché il senso di questo evento è proprio di dimostrare a tutte e a tutti  che con coraggio e  disciplina le ragazze possono diventare unità di misura di se stesse prendendo in mano la loro vita, darle un senso  diverso dalla rassegnazione a ruoli marginali , privilegiando lo studio e la ricerca artistica.  Giovani donne alla ricerca di una libertà di espressione che, se il successo arriva e ripaga (glielo auguriamo) realizza un sogno,  certe che la musica, l’arte in generale, è una lingua che nutre l’anima e che parla al cuore del pubblico. E’ far parte di un codice che unisce ,  e lanciare un messaggio di speranza contro ogni forma di discriminazione, esclusione, razzismo, sessismo.
Se in generale il mondo del lavoro offre scarse opportunità alle donne, chi frequenta anche solo da vicino quello della musica sa quante sono ancora le difficoltà nell’essere una compositrice. Queste ragazze brave e determinate  incarnano un modo autentico di essere soggetti e non oggetti, che magari non sanno ancora chi vorranno essere ma sicuramente hanno già capito con chiarezza chi NON vogliono diventare…